Se un tempo ci spaventavamo degli agrumi provenienti dal Marocco, dalla Tunisia e dalla Turchia, adesso ci dobbiamo spaventare dagli agrumi, così per tantissime altre colture arboree ed ortive, dalle produzioni che arrivano dall'Egitto, paese in fortissima espansione agricola.
Da anni l'Egitto è impegnato nella realizzazione di opere di bonifica con la creazioni di canalizzazioni e di desalinizzatori, al fine di consentire l'irrigazione in ampie aree del paese. Centinaia di milioni di metri cubi di acqua proveniente da quattro desalinizzatori da 150 milioni di metri cubi ciascuno, più altre infrastrutture fanno sì che la realtà egiziana è cambiata nell'ultimo quindicennio.
E l'Egitto da 30.000 ettari di agrumi è passato a circa 180.000 ettari, con produzioni di limoni, arance, mandarini, ecc, realizzati con costi ben più bassi dei nostri, non solo relativi alla manodopera ed energetici, ma anche con costi azzerati di tasse.
L'Egitto, infine, si affaccia sul Mediterraneo, con una facilità di trasporto delle proprie merci che noi in Sicilia, attorniata dal mare, ci sogniamo!