Le recenti grandinate, durante le ultime piogge, hanno causato molti danni non solo alle arance, ormai pronte da raccogliere, ma anche agli ortaggi di pieno campo.
Ritorna attuale, quindi, la problematica vissuta da tutti gli agricoltori e per tutte le colture.
Quando avviene una gradinata, anche lieve, il danno qual'è?
Non è certo quello che viene stimato dalle assicurazioni, che per carità fanno stimare il danno rispetto a quanto visionato durante le i loro sopralluogo, danni stimati in base ai "colpi" ricevuto per singolo frutto (o prodotto in caso di ortaggi) e calcolando le percentuali di incidenza "visive".
Il vero danno in caso di grandinate, anche lievi, è il 100%, o giù di lì.
Ed infatti, allorquando avviene una grandinata in una certa zona, tutti gli operatori commerciali evitano di andare ad effettuare gli acquisti delle produzioni agricole in quelle zone, perchè il danno è mutevole da pianta a pianta e la percentuale di prodotto considerato "scarto" aumenta oltre a quanto appare "visivamente" o da una prima sommaria ricognizione.
In seguito a ciò, anno dopo anno, gli agricoltori si chiedono sempre: ma mi conviene assicurare le produzioni per la grandine?
E vero è che le assicurazioni per le produzioni agricole godono di un sistema agevolato, ormai gestito da Agea e dall'anno scorso da un portale "AgriCat", che non funziona, ma gli agricoltori si chiedono pure: quando riceverò la parte contributiva delle esose polizze? E quando riceverò il rimborso dei danni?
E sapete quanto "costa" agli agricoltori il sistema (non funzionante) di AgriCat? Il 3% del Premio Unico calcolato su base annua. Una cifra immensa, che potrebbe, e dovrebbe, consentire un giusto risarcimento agli agricoltori, ed invece ... non è così.